ROMA è sempre una splendida idea

 

Ci tengo a precisare che, come sempre, la mia non vuole essere una guida turistica perché per parlare di Roma e dei luoghi da visitare non basterebbe un’enciclopedia! Anche questa volta mi “limito” a riportare il nostro diario di viaggio come spunto per gli interessati, aggiungendo alcune curiosità ed esperienze provate in prima persona che spero possano tornare utili anche a voi.

Premetto che questa è stata la mia decima visita alla città eterna. Volendo, ne avrei eccome di cose da dire e itinerari da proporre, ma risulterebbe un articolo troppo lungo e pesante, giacché io e la sintesi non ci siamo mai conosciute direttamente.

 

QUANTO RESTARE A ROMA?

Alcuni dei nostri soggiorni sono stati molto brevi (come il classico weekend), altri son durati una settimana intera. Questo per dire che Roma vale sempre la pena! A prescindere resteranno comunque centinaia di cose che non sarete riusciti a fare o vedere! Non rinunciate per questo
Ciò che amo di Roma, e che la rende una meta sempre ideale, è che si tratta davvero di un museo a cielo aperto come dicono! Ecco che, anche senza visitare ogni singolo monumento al suo interno, uscendo di casa la mattina e iniziando a camminare, troverete tutto un susseguirsi di luoghi assolutamente meravigliosi e di importanza millenaria, che valgono il viaggio molto più di tanti musei esteri.
Naturalmente l’itinerario del viaggio va strutturato sulla base dei giorni che si hanno a disposizione. Una visita seria ai Musei Vaticani può impegnare già da sola un’intera giornata! È logico che, avendo a disposizione un weekend o poco più, l’obiettivo principale sia di riuscire a vedere almeno tutti i luoghi simbolo della città, anche se magari solo dall’esterno.
Ecco quindi che a Roma si può stare tranquillamente un mese intero senza mai rischiare di annoiarsi, così come, camminando bene, può bastare una sola giornata per vedere quasi tutti i suoi cavalli di battaglia e restare letteralmente senza fiato. Roma è grandissima ma, studiando un po’ come muoversi, ogni tre passi avrete raggiunto uno dei suoi luoghi più importanti e conosciuti.

DOVE ALLOGGIARE?

Naturalmente fa una bella differenza anche la posizione di partenza! Sebbene comunque basti prendere la metropolitana per arrivare in un punto qualsiasi del centro storico e da lì spostarsi a piedi con facilità.
Quest’anno, data la particolare situazione Covid e la presenza di una bimba sotto i due anni che si muove senza mascherina, abbiamo scelto una posizione che ci permettesse di spostarci veramente ovunque senza dover mai prendere i mezzi pubblici.
Su Airbnb abbiamo trovato un appartamento a due passi da Montecitorio ad un prezzo veramente stracciato. Posso confermarvi che Montecitorio (e il fatto che sia sede del nostro Parlamento sicuramente non è casuale) è veramente la posizione più comoda e centrale che possa venirmi in mente, quanto meno per spostarsi a piedi; la metro invece non è propio sotto casa. Da Montecitorio, a seconda della direzione scelta una volta usciti di casa, in cinque minuti a piedi potevamo raggiungere il Pantheon, la Fontana di Trevi o l’Altare della Patria. Ecco che già così si possono strutturare tre possibili itinerari per tre giorni di permanenza.
Gli altri anni invece abbiamo quasi sempre soggiornato in prossimità di San Pietro. La posizione è un po’ più periferica ma la metro è comoda, i prezzi sono un po’ più bassi e potrebbe esser una soluzione più pratica qualora arriviate in città con la macchina piuttosto che in treno.

ARRIVARE IN AUTO O IN TRENO?

A tal proposito, noi siamo scesi in treno: è vero che si è legati ad un orario ma è senz’altro più pratico, più veloce e, secondo me, anche più economico! I parcheggi in centro a Roma non sono tanti e, se ci sono, sono davvero cari! Ad attraversare la città in auto si rischia sempre di restare imbottigliati nel traffico o di prendere qualche multa! Se l’alloggio che scegliete per il vostro soggiorno non ha un parcheggio privato, rischiate comunque di dover lasciare la macchina distante. Insomma, per la mia modesta opinione, arrivare in auto non conviene! Tuttavia questo agosto abbiamo trovato le strade cittadine davvero deserte e, tutto sommato, forse in estate si può anche considerare.
Adesso starete pensando: “Ma non aveva detto di voler evitare i mezzi pubblici?”. Si, avete perfettamente ragione! Devo dire però che sui treni le norme anti-Covid sono state rispettate alla perfezione, lasciando che venissero occupati solo la metà dei posti a sedere. Inoltre i prezzi erano stati ribassati davvero tanto, per cui siamo riusciti a viaggiare in prima classe alla stessa cifra che in seconda! Pensate che al ritorno abbiamo addirittura avuto un’intera carrozza solo per noi.
Ad ogni modo, vi assicuro che con un bimbo piccolo al seguito, poter ridurre notevolmente i tempi di viaggio e concedergli ogni tanto la possibilità di alzarsi dal proprio posto a sedere, rendono tutto molto più gestibile.

HOTEL O APPARTAMENTO?

A meno che non siate un gruppo numeroso, a Roma si mangia talmente bene e a prezzi contenuti, che una stanza d’albergo va benissimo.
Tuttavia, da quando è nata la nostra bambina siamo soliti prediligere l’appartamento ad una camera di hotel. Spesso sentiamo il bisogno di rientrare prima di cena, in modo da non tirare troppo la corda. In questi casi, avere a disposizione un intero appartamento è senz’altro molto più comodo di una stanza 4×4. Tutto sommato però, devo dire che l’appartamento sia una validissima soluzione anche senza bimbi al seguito.
Ci è pianto il cuore nel vedere centinaia di alberghi e ristoranti ancora chiusi a causa del grosso calo di turisti. La crisi turistica ha anche portato i prezzi delle strutture ad abbassarsi notevolmente: noi abbiamo speso 600€ in 5 per 5 notti. Considerati la posizione, la comodità degli spazi e dei servizi offerti, penso sia stato davvero un ottimo affare.

Penso anche che questo sia il momento perfetto per godersi veramente bene la città. È un dato di fatto che il numero di turisti sia notevolmente ridotto e, di conseguenza, sia tutto più libero dalla classica calca.
Di contro, informatevi bene se avete intenzione di fare qualche visita particolare, perché sicuramente per accedere a Musei Vaticani, Colosseo e Fori Romani, è diventata necessaria la prenotazione.

Ma ora veniamo finalmente al nostro diario di viaggio.

09/08 Siamo arrivati in stazione a Termini alle 14.00 circa. Avevamo già riservato con la nostra struttura un servizio taxi che ci accompagnasse direttamente all’appartamento ed è stato comodissimo.
Quando eravamo una giovane coppia, ciascuno solo col proprio bagaglio a mano, non avremmo mai pensato di “buttar via soldi” per un taxi. Con un bambino al seguito cambiano inevitabilmente le esigenze, le valige raddoppiano, c’è il passeggino … e ho deciso che preferisco una comodità in più e una crisi in meno! Un viaggio ben riuscito vale sempre la spesa. Ad ogni modo, è costato 30€ a tratta (andata e ritorno) ma eravamo pur sempre in cinque.

Dopo esserci sistemati un attimo, siamo scesi in strada quanto prima, impazienti di iniziare questa nuova avventura.

Come vi dicevo, abbiamo alloggiato a dieci passi di numero da MONTECITORIO, per cui la sede del nostro Parlamento, con l’omonima Piazza e il magnifico obelisco di Psammetico II (“rubato” all’Egitto dall’imperatore Augusto e portato a Roma nel 10 a.C.) sono stati inevitabilmente la nostra prima tappa.
Questa volta, immaginando che con le precauzioni anti-Covid sarebbe stato impossibile, non ci siamo nemmeno informati per effettuare la visita guidata all’interno di Montecitorio. Tuttavia, quando torneranno tempi migliori, è una cosa che vi consiglio veramente di fare! La visita è completamente gratuita, basta semplicemente prenotarla per tempo.

Piazza Montecitorio

Da Piazza Montecitorio, lasciando il Parlamento alle spalle e scendendo verso la vostra destra, arriverete ad un’altra Piazza meravigliosa: Piazza della Rotonda, meglio conosciuta come PIAZZA DEL PANTHEON. Il Pantheon è sicuramente uno dei monumenti più importanti della città nonché il protagonista assoluto di questa piazza. Tuttavia, a mio avviso, ogni singolo edificio che si affaccia qui, con le sue delicate tonalità pastello, dà un prezioso contributo nel conferire valore aggiunto alla Piazza. Non dimentichiamoci poi della bellissima Fontana situata proprio di fronte al Pantheon. Nel complesso si tratta davvero di uno dei luoghi più belli della città!
Il Pantheon è nato nel 27 a.C come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Nel VII secolo d.C. è stato convertito a Basilica Cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda. Dal 2014 è invece diventato proprietà demaniale dello Stato Italiano nonché uno dei musei statali più visitati d’Italia. Al suo interno ospita le tombe di illustri personaggi storici e politici del paese quali Raffaello Sanzio e i re Umberto I e Vittorio Emanuele II di Savoia.
Il monumento è caratteristico per la sua struttura circolare (detta appunto rotonda), sovrastata da una particolare cupola al cui centro si trova un oculo che consente l’illuminazione di tutto l’edificio. Il tutto è raggruppato all’esterno da un portico di colonne corinzie.
Anche la visita al Pantheon è completamente gratuita e, attualmente, ancora ad accesso libero senza bisogno di prenotazione. L’attesa non è mai lunghissima. Diciamo che al massimo si può arrivare ad attendere un’oretta. Essendo appena arrivati, e avendo la fortuna di alloggiare a cinque minuti da lì, abbiamo deciso di rimandare l’ingresso e tentare una mattina appena alzati!

Pantheon e Fontana del Pantheon

Lasciando il Pantheon alle nostre spalle, abbiamo proseguito il nostro giro di ricognizione e ci siamo diretti verso sinistra. Pochi passi dopo siamo incappati in una delle centinaia di Chiese della città, all’apparenza una come tante, ma tenete sempre a mente una cosa: questa è Roma! Qualcosa ci ha indotti ad entrare e … sorpresa: all’interno della Chiesa di San Luigi dei Francesi si trovano ben 3 strepitose tele nientedimeno che del Caravaggio. Questa è la Chiesa nazionale dei francesi di Roma dal 1589 e, in quanto tale, dal punto di vista artistico è un’esaltazione alla Francia attraverso la rappresentazione dei suoi santi e grandi personaggi storici. Le tele del Caravaggio raffigurano il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e la Vocazione di San Matteo. Caravaggio non è l’unico grande nome ad aver lasciato il segno all’interno di questa Chiesa. Qui si trovano anche un’opera del Domenichino e una di Guido Reni.

Ritornando sui nostri passi, in soli altri due minuti, abbiamo raggiunto l’ennesima piazza spettacolare di questa città: PIAZZA NAVONA. Lasciatemi dire che, sebbene magari non sia il luogo più conosciuto e bramato dai turisti di mezzo mondo, questa piazza è in assoluto uno dei miei posti preferiti! Le sue tre fontane (Fontana dei Quattro Fiumi, Fontana del Moro e Fontana del Nettuno) sono una più bella dell’altra e regalano scorci meravigliosi da qualsiasi punto si ammiri la piazza. La peculiarità di Piazza Navona è la sua forma molto allungata: i due lati grandi del rettangolo sono davvero molto lunghi. Questo perchè, ai tempi dell’antica Roma, qui si trovava lo Stadio di Domiziano, del quale si possono ammirare i resti uscendo dal lato nord della piazza. Su uno dei due lati lunghi della Piazza fa da padrona la Chiesa di Sant’Agnese in Agone. Secondo la tradizione cristiana, Agnese venne martirizzata proprio in questo luogo all’età di dodici anni durante la persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano. L’accesso alla Chiesa è libero e, come sempre, merita. Essa presenta una pianta a croce greca sovrastata da una grande cupola affrescata. Essendo in stile barocco, non mancherete di notare il luccichio di tutte le sue decorazioni dorate.
Ultima curiosità: la fontana che si trova proprio di fronte alla Chiesa (Fontana dei Quattro Fiumi) è nientemeno che opera del Bernini. I quattro fiumi rappresentati sono Danubio, Gange, Nilo e Rio della Plata: i quattro angoli della terra.

PIazza Navona

A questo punto siamo ritornati verso il Pantheon e da qui abbiamo continuato a scendere verso sinistra fino ad arrivare in Via del Corso. Tanto per capire quanto facile possa essere girare per Roma e, come potenzialmente si possa riuscire a vedere tutti i suoi principali monumenti anche in una sola giornata, Via del Corso è quella strada che parte dall’Altare della Patria (a sua volta situato ai piedi del Campidoglio e al termine della strepitosa Via dei Fori Imperiali) e conduce fino a Piazza del Popolo (ai piedi del Colle Pincio, dove si trovano Villa Borghese e lo Zoo della città, tanto per dirne alcune). Da Via del Corso, deviando di tanto in tanto a destra o a sinistra, si possono raggiungere in pochi minuti tutti i principali luoghi di interesse della città (oltre a Montecitorio, Pantheon e Piazza Navona, sull’altro versante della strada si trovano la Fontana di Trevi e Piazza di Spagna).

Questa volta noi ci siamo diretti a sud verso Piazza Venezia, dove a far da padrone troviamo il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II (VITTORIANO), più conosciuto come Altare della Patria, sebbene l’altare in questione sia in realtà solo una sua minima parte. Questo imponente monumento ha un enorme significato nazionale ed infatti, fin dalla sua inaugurazione, è sempre stato lo sfondo principale di tutte le più importanti celebrazioni nazionali. Il Vittoriano è infatti celebrativo dell’opera di unificazione nazionale e liberazione dal dominio straniero portata a compimento sotto il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia. Dopo il primo conflitto mondiale, venne scelto per ospitare la Tomba del Milite Ignoto: un soldato italiano morto durante il conflitto, del quale è stato impossibile riconoscere l’identità a causa delle gravi ferite riportate. Questo soldato e la sua tomba voglio rappresentare tutti i militari italiani morti durante il conflitto. La sua salma venne sepolta con una cerimonia ufficiale il 4 Novembre del 1921, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Non essendoci molta coda per visitare il monumento, ne abbiamo prontamente approfittato. Laddove non è necessaria la prenotazione, considerato che nel corso del vostro soggiorno vi capiterà di passare più volte davanti ad uno stesso monumento, la cosa forse più sensata da fare secondo me, è quella di approfittarne la prima volta che vi sembra esserci meno fila del solito.
Più che controlli per la sicurezza, in questo periodo fuori dal comune, si cerca soprattutto di contenere il numero dei visitatori per evitare assembramenti e, naturalmente, a ciascuno viene controllata la temperatura. L’attesa comincia fuori dal monumento, lungo la cancellata esterna. La maestosa scalinata centrale non è accessibile. Di conseguenza, il celebre Altare della Patria e annessa Tomba del Milite Ignoto, si possono ammirare solo dall’esterno oppure di lato. Accanto troverete sempre due militari di guardia e, nei due braceri posti ai lati del monumento, troverete una fiamma ardente a rappresentare che il ricordo resta sempre vivo nonostante il passare del tempo.

Una volta superato il cancello, il percorso è obbligato lungo la scalinata di destra, al termine della quale ci è stata rilevata la temperatura. Camminando lungo questa enorme terrazza sulla città, avrete modo di ammirare panorami stupendi su Piazza Venezia, Via del Corso e soprattutto su Via dei Fori Imperiali e Colosseo. Inoltre potrete percepire bene tutta la maestosità di questo luogo sentendovi piccini piccini di fronte alle sue altissime e possenti colonne. Sul retro della terrazza troverete anche un bar, nel caso vogliate concedervi un aperitivo speciale. Infine, sempre sul retro, si trovano gli ascensori panoramici. Il costo del biglietto intero è 10€, ridotto (dai 18 ai 25 anni) 2€. Noi non siamo saliti, tuttavia posso garantirvi che, grazie ai suoi colli, di panorami mozzafiato gratuiti a Roma ce ne sono migliaia.

Vittoriano

Chiunque altro avrebbe tranquillamente potuto approfittare di queste lunghe giornate estive concedendosi anche una bella passeggiata lungo Via dei Fori Imperiali fino al Colosseo. Cenare fuori e approfittarne per godersi anche la spettacolare versione notturna della città. Noi avevamo già preteso abbastanza dalla nostra creaturina, conoscevamo molto bene la città ed eravamo solo all’inizio del nostro viaggio, per cui abbiamo preso tutto ciò che di buono e bello eravamo già riusciti a fare in questo breve pomeriggio e ci siamo pian piano incamminati verso casa. Più precisamente, ci siamo diretti verso un vicino supermercato a fare un po’ di rifornimento per la cena e per i giorni a venire.

10/08 Anche questo nuovo giorno parte da Montecitorio per scendere in un paio di minuti fino al PANTHEON. Siamo arrivati alle 9.15 circa, poco dopo l’apertura del monumento. Come avevamo immaginato, a quest’ora la coda è stata praticamente nulla e siamo entrati in un attimo. Avevo già anticipato che al suo interno, lungo il perimetro, si possono ammirare le tombe di Raffaello Sanzio, dei Reali Umberto I e Vittorio Emanuele II di Savoia e di altri personaggi illustri. Tutta la parte centrale del monumento è invece completamente vuota, come a richiamare il visitatore ad alzare gli occhi al cielo ed ammirare l’enorme cupola (una delle più grandi al mondo) che sovrasta l’edificio.

Dopo esserci “tolti il pensiero” di visitare l’interno del Pantheon, ci siamo diretti ancora verso Via del Corso. Questa volta però, invece che procedere in direzione del Vittoriale come il giorno precedente, abbiamo attraversato la strada e ci siamo addentrati sul versante orientale del Corso. Abbiamo scoperto anche una piccola scorciatoia inequivocabile: esattamente sul lato opposto di Via del Corso rispetto a Montecitorio, si trova la Galleria Alberto Sordi. Questo edificio è una delle sedi della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ospita circa una ventina di negozi. Entrando dall’ingresso di via del Corso ed uscendo da quello opposto, si arriva diretti alla Fontana di Trevi.

La FONTANA DI TREVI: ricordo ancora l’emozione che ho provato la prima volta che l’ho vista. Nonostante avessi solo tredici anni e fossi in viaggio con la mia famiglia, ho subito pensato che fosse il posto più romantico che esista sulla terra. Gli anni sono passati: sono tornata con gli amici, con il fidanzato (nonché attuale marito) e ora con la mia bambina … ma la sensazione è rimasta sempre la stessa. La Fontana di Trevi è la fontana delle fontane, la Fontana per eccellenza. Inutile anche solo pensarci: non esiste al mondo Fontana più bella, elegante e famosa di lei. La sua peculiarità è quella di esser stata costruita sulla facciata di un edificio (Palazzo Poli), aumentandone notevolmente le dimensioni e l’impatto visivo. Costituita principalmente di marmo e travertino, è bianca e lucente in perfetto stile barocco. Il tema di questa fontana è il mare. A dominare la scena c’è infatti un’enorme scogliera, in cima alla quale svetta la statua di Oceano. L’acqua scorre sulle rocce e scende in un’ampia piscina rettangolare dagli angoli arrotondati. Una breve scalinata conduce fino alla vasca, attorno alla quale c’è un camminamento ora purtroppo chiuso al pubblico per evitare assembramenti. In questo particolare periodo storico infatti, non è più possibile sedersi per ore ad ammirare la fontana. L’accesso è consentito solo fino alla prima gradinata e al più è concesso sedersi solo il tempo di un paio di scatti. Abituata a vederla sempre piena di persone attorno, ammetto che è stato davvero strano affacciarsi dall’alto e osservare solo ed esclusivamente lei in tutto il suo splendore. Se già pensavo fosse magnifica, questa volta ha davvero superato ogni canone di bellezza esistente. Nonostante la precedente tappa al Pantheon, siamo arrivati qui abbastanza presto e non abbiamo trovato grande calca davanti al monumento. I giorni successivi invece è stato già più difficile ritagliarsi un angolino in prima linea per ammirare il panorama. Come tradizione vuole, ricordatevi, spalle alla Fontana, di lanciare una monetina ed esprimere il vostro desiderio: con me ha funzionato! 😉

Fontana di Trevi

Dopo esserci riempiti gli occhi di cotanta eleganza e bellezza, abbiamo proseguito parallelamente a Via del Corso, in direzione nord verso Piazza del Popolo.

Di lì a poco siamo arrivati alla splendida PIAZZA DI SPAGNA, un altro luogo simbolo di questa città. La piazza deve il nome al palazzo di Spagna, dove ha sede l’ambasciata iberica. Ma ciò che la contraddistingue è sicuramente la lunghissima scalinata di Trinità dei Monti (ben 136 gradini) che conduce all’omonima Chiesa, la cui facciata è ormai ben radicata nell’immaginario comune. Un altro elemento fondamentale è senz’altro la Fontana della Barcaccia, situata proprio al centro della Piazza, ai piedi della grande scalinata. Questa Fontana in stile barocco è opera di Pietro Bernini e di suo figlio Gian Lorenzo, e deve il nome alla sua particolare forma a barca.

Il periodo più bello per passare di qui è sicuramente la primavera, quando la scalinata viene decorata con migliaia di splendidi fiori. Devo dire che infiorata è davvero spettacolare ma mai come l’ho vista quest’anno. Ho tantissimi ricordi di Piazza di Spagna e quasi tutti la sera, seduti sui gradini a mangiare un gelato o un trancio di pizza oppure a bere qualcosa in compagnia, sistematicamente “importunati” ogni 10 minuti dai venditori di rose! Chi voleva affrontare la scalinata faceva davvero fatica perché era necessario fare un vero e proprio slalom tra tutti coloro che vi bivaccavano. Per non parlare poi delle immondizie di ogni genere lasciate lì dai soliti maleducati! Coi fiori o senza era comunque un gran casino. Forse adesso è un po’ esagerato impedire alla gente di sedersi sulle scale anche solo il tempo di scattare una foto, tuttavia è stata la prima volta in cui sono riuscita ad ammirare Trinità dei Monti in tutto il suo splendore, praticamente senza anima viva lungo tutta la scalinata. Aggiungiamoci il fatto che è stata da poco ristrutturata, penso che non sia mai stata così bella! Sarei rimasta lì ore ed ore ad ammirarla!

Naturalmente abbiamo affrontato tutta la scala e siamo saliti fino alla piccola Chiesa di Trinità dei Monti. Rispetto alla maggior parte delle Chiese di Roma, non ha molto da offrire ma una volta arrivati in cima, tanto vale entrare e dare un’occhiata.

Trinità dei Monti

Tra una cosa e l’altra si è avvicinata ora di pranzo. In otto visite alla città eterna mi è capitato diverse volte di mangiare al Mc Donald che si trova proprio qui in Piazza di Spagna. Ve lo consiglierei anche solo per la location. Ad ogni modo sono una mamma più salutista di quanto pensassi e, finché mia figlia non scoprirà cosa sia un Happy Meal, sarà nel mio interesse tenerla il più a lungo possibile all’oscuro dei fast food.

Ci siamo diretti lungo una delle tante strade che partono dalla Piazza e che riconducono a via del Corso. Procedendo in direzione Piazza del Popolo ci siamo imbattuti per caso nel primo ristorante di questo viaggio: La Luna d’Oro. Abbiamo trovato l’insegna e il menu lungo la strada principale ma, in realtà, il locale si trova all’interno di una piccola laterale. Nonostante la zona parecchio centrale e di grande afflusso turistico, abbiamo trovato i prezzi più che onesti. Come non inaugurare l’esperienza culinaria romana se non con una bella pasta alla gricia?!

Dove andare a mangiare è sempre stato uno dei principali dilemmi di ogni viaggio, tanto più se non si è soli! Devo dire che l’esistenza di Tripadvisor ormai è fondamentale! Tuttavia ci sono due possibili modalità di azione: è ora di pranzo e si selezione la ricerca di ristoranti nella zona in cui ci si trova, a rischio di dover fare magari deviazioni, oppure si dà un’occhiata lungo la strada e quando si vede un posto che invoglia, si controllano le recensioni. Personalmente io mi trovo molto meglio con questa seconda modalità! Non studio mai i migliori ristoranti di una città e non mi sposto mai in funzione di un determinato posto per mangiare. Preferisco che la scelta mi porti via il minor tempo possibile. E devo dire che a Roma è andata benissimo così.

Terminato il pranzo abbiamo ultimato il nostro tragitto fino alla bellissima Piazza del Popolo e abbiamo deciso di andare a ripararci dall’importante calura di un mezzogiorno d’agosto salendo sul soprastante COLLE PINCIO.
I Colli di Roma sono perfetti come rifugio  per le ore più calde: le loro aree verdi creano provvidenziali zone d’ombra. Inoltre offrono meravigliosi panorami sulla città. Naturalmente comportano un maggior investimento di tempo per cui, chi dispone solo di pochi giorni, tende a non avventurarcisi. Ad ogni modo, una volta arrivati a Piazza del Popolo, salire almeno qualche minuto sulla Terrazza del Pincio è rapido e doveroso. Tra i vari Colli della città questo è sicuramente uno dei più ampi e ricchi di possibili attività. Girarlo tutto a piedi può richiedere parecchio tempo, per cui un buon sistema può esser quello di noleggiare un risciò.
Oltre alla terrazza panoramica sulla sottostante Piazza del Popolo, tra le attrazioni più importanti del colle, troviamo senz’altro
Villa Borghese con il suo museo interno e il suo romantico laghetto e lo zoo di Roma, ideale per farsi perdonare con i propri bimbi per tutti i km scarpinati durante questo viaggio.
Sul colle troverete bar, un parco giochi, un carosello per i vostri bambini, diversi altri luoghi segreti da scoprire, la possibilità di noleggiare un risciò o una barchetta per remare romanticamente nel bellissimo laghetto di Villa Borghese.
Sicuramente è un luogo che i più piccoli apprezzeranno perché stacca un po’ dall’inevitabile approccio didattico che una città come Roma porta a tenere durante il viaggio.
Oltre che da Piazza del Popolo, il Colle Pincio si può raggiungere anche dall’alto di Trinità dei Monti. Guardando la Chiesa e tenendo Piazza di Spagna giù alle proprie spalle, basta proseguire verso sinistra lungo la strada che passa in cima alla scalinata. Un’ottima soluzione può esser proprio quella di arrivare da un punto e scendere dall’altro.

Panorama dalla Terrazza del Pincio

Noi però abbiamo preferito scendere da dove eravamo saliti per poter ammirare meglio la piazza ma soprattutto per entrare a visitare la stupenda Basilica di Santa Maria del Popolo. All’interno della basilica si possono ammirare altre due meravigliose opere del Caravaggio: Conversione di San Paolo e Crocifissione di San Pietro.

PIAZZA DEL POPOLO è sicuramente una delle piazze più grandi e importanti della città. La sua dimensione è accentuata dal fatto di esser completamente libera da qualsiasi forma di parcheggio, attività commerciale o altro che possa comportare un sovraffollamento. Oltre alla preziosa Basilica, proprio lì accanto, ad arricchire la piazza si trova una storica porta d’accesso alla città. Ci sono poi le due Chiese Gemelle sul versante opposto della piazza, tra le quali prende inizio via del Corso. Sugli altri due lati della Piazza, rispettivamente sotto il Pincio e verso il Tevere, si possono ammirare anche due splendide fontane. La struttura di base delle fontane è praticamente identica ma da un lato troviamo la statua della Dea Roma e dall’altro quella di Nettuno. Infine, al centro della piazza svetta verso il cielo lo splendido Obelisco Flaminio. Sebbene sia stato collocato lì solo nel XVI secolo, l’obelisco egiziano risale al 1200 a.C. e venne portato a Roma sotto l’imperatore Augusto.

Piazza del Popolo

Più che soddisfatti per questa seconda giornata immersi tra le meraviglie romane, ci siamo concessi una tranquilla passeggiata per le vetrine di Via del Corso e siamo pian piano rientrati verso casa.
Per quanto mi riguarda sono stata davvero molto contenta di tutte le cose che siamo riusciti a fare nonostante una bimba piccola sempre al seguito e un gran caldo! Ma chiunque altro avrebbe tranquillamente potuto fondere questi nostri primi due giorni in uno solo senza alcun tipo di affanno, riuscendo così a vedere praticamente 1/3 dei luoghi più importanti e simbolici della città in una sola giornata.

11/08 Anche questa giornata ci ha portato ad una traversata delle bellissime Piazza del Pantheon e Piazza Navona. Questa volta però la destinazione era tutt’altra. 

Siamo scesi verso il Tevere per dedicarci ad un altro itinerario classico e imperdibile. È infatti doveroso trascorrere almeno una giornata tra Castel Sant’Angelo-Basilica di San Pietro-Musei Vaticani e, se avanza tempo, sul Gianicolo, il colle che sorge lì accanto. A voler essere realisti, diciamo pure che riuscire a fare proprio tutto nello stesso giorno è abbastanza improbabile! Le code per accedere ai monumenti portano via diverso tempo! Da un lato però, l’obbligo di prenotazione per l’accesso ai Musei Varicani che si è reso necessario in questo strano periodo, riduce non di poco l’attesa per l’ingresso. Ricordo molto bene di code che dall’entrata dei prestigiosi Musei arrivavano fino ai piedi della Basilica. Inoltre sappiamo bene che la permanenza all’interno del museo potrebbe durare anche un’intera giornata. Noi con la bimba non ci abbiamo neanche provato a verificare la disponibilità per l’ingresso! Non potevamo chiederle così tanta pazienza. Se siete davvero interessati, consiglio però di prendersi per tempo e di non aspettare il giorno prima. 

In verità questa volta non siamo entrati nemmeno a CASTEL SANT’ANGELO. Ho già avuto modo di visitarlo almeno un paio di volte e per quest’anno ho lasciato stare. L’interno del Castello è sede di un Museo Nazionale molto interessante. Diciamo che, se si ha già in programma la visita ai Musei Vaticani può esser irrilevante, altrimenti potrebbe essere un’ottima alternativa. Il biglietto di ingresso costa 15€ e tutto sommato le code per accedere non sono mai eccessive. Più che per il museo però, consiglierei la visita del Castello per il meraviglioso panorama a 360 gradi di cui si può godere dall’ultimo livello.
Come dicevo, questa volta ci siamo accontentati di ammirarlo dall’esterno in tutta la sua maestosità e rotondità. Molto suggestivi sono gli scorci apprezzabili dal lato opposto del Tevere ma la prospettiva di maggior impatto è sicuramente quella offerta dall’omonimo 
Ponte Sant’Angelo, che vi farà sentire sempre più piccini man mano che vi avvicinerete a tanta grandezza. Anche se il Castello richiamerà inevitabilmente la vostra attenzione, non dimenticate di affacciarvi da entrambi i lati del ponte per godervi altri panorami suggestivi sulla città. 

Castel Sant’Angelo

Superato il ponte e lasciato il castello alle spalle, si sente subito un altro fortissimo richiamo magnetico! La meravigliosa Basilica di San Pietro e la sua enorme perfetta gigantesca cupola sono proprio lì ad aspettarci. Una volta arrivati in PIAZZA SAN PIETRO, resistendo all’impulso ipnotico di soffermarci ad ammirare la sua perfetta simmetria, decidiamo di metterci subito in fila per entrare. È pur vero che 2/3 del mondo questo agosto non hanno avuto la possibilità di raggiungere il nostro meraviglioso paese, ma contro ogni aspettativa, nonostante i controlli per la temperatura e successivamente al metal detector, nel giro di 40/45 minuti siamo riusciti ad entrare. Devo anche riconoscere che la coda è stata gestita molto bene, cercando, visto il gran caldo, di lasciare tutti il più a lungo possibile sotto l’ombra e la frescura del colonnato invece che sotto il sole torrido di agosto. Erano dieci anni che non entravo a San Pietro ed è stato emozionante come la prima volta! La sua navata centrale è di un’imponenza che lascia senza parole! I suoi archi, le sue cupole, i dettagli in oro sono di un’eleganza e di un lusso senza paragoni.
La navata centrale è una delle più grandi al mondo con i suoi 187 mt di lunghezza. Lungo il corridoio centrale si incontrano la
Statua di San Pietro, il cui piede bronzeo è ormai consumato dal bacio dei fedeli che, negli anni, hanno espresso così la loro devozione al Santo.
Sotto la cupola si trova invece l’
Altare Papale, sovrastato dal meraviglioso Baldacchino bronzeo opera giovanile del Bernini. Il baldacchino è alto ben 29 metri, come a tentare di riempire il vuoto sotto la cupola. Sotto la struttura si trova la Tomba di San Pietro, all’interno della quale si dice siano conservati i resti del santo. Ecco perché questo punto è stato scelto per la costruzione del massimo luogo di culto della religione cristiana.
Subito dietro l’altare papale si trova un’altra opera preziosissima del Bernini: l’
Altare della Cattedra. Sopra di esso si trova una finestra ovale, tagliata da 12 raggi che simboleggiano i 12 apostoli e al centro la Colomba dello Spirito Santo. Tutto attorno si sviluppa una nube dorata di angeli e putti.
Analizzando invece le navate laterali, l’opera più importante è sicuramente la Pietà di Michelangelo, proprio all’inizio della navata di destra.

Lungo la navata di sinistra invece, c’è la scalinata che conduce alle Sacre Grotte Vaticane dove si trovano le Tombe dei Papi. È stato infatti desiderio di moltissimi papi, imperatori, re e regine quello di farsi seppellire vicino alla Tomba di San Pietro e così qui potrete trovare le tombe di molti di loro. L’accesso è sempre libero, avviene appunto direttamente dall’interno della Basilica ed è consentito negli stessi orari.
Sempre all’Interno della Basilica so trova l’ingresso al Museo del Tesoro che, come il nome stesso lascia chiaramente intendere, ospita ciò che è resistito ai vari saccheggi del tesoro della basilica: decorazioni, opere d’arte, oggetti liturgici e altro ancora …
Infine, è possibile accedere in cima alla
Cupola per ammirare una Roma senza precedenti. Il biglietto d’accesso con l’ascensore costa 7€, attraverso i 320 gradini costa invece 5€.

Piccole note: Naturalmente è consentito l’accesso alla Basilica e a tutte le sue attività solo ed esclusivamente con un abbigliamento consono. Il rischio ovviamente è soprattutto in estate! Sappiate che li ho trovati piuttosto attenti e severi su questo aspetto: specie sulla lunghezza di short/gonne nonché ovviamente sulle spalle coperte. Il giorno destinato alla visita, per sicurezza portate con voi un foulard bello grande.
Zaini, passeggini e oggetti ingombranti andrebbero lasciati nel deposito che si incontra subito al termine del colonnato. Qui si trovano anche un punto di pronto soccorso, bagni pubblici pulitissimi e dotati di fasciatoio!! Servizio per me preziosissimo.

Piazza San Pietro

Ultimata la nostra appagante visita alla Basilica di San Pietro ci siamo finalmente concessi una passeggiata lungo l’omonima Piazza. Il Colonnato ormai è transennato e irraggiungibile su entrambi i lati ma, sostando sugli appositi punti segnalati sul pavimento della piazza, è doveroso andare ad ammirare la sua perfetta simmetria ed il suo perfetto allineamento. Abituata a vederla in altri tempi, in occasione delle messe domenicali o festive, trovare la piazza così deserta e completamente a nostra disposizione in pieno giorno è stato un vero sogno e privilegio.

Così facendo si è fatta ora di pranzo e, nonostante la zona altamente turistica, seguendo la mia filosofia ci siamo limitati a lasciarci ispirare da uno qualsiasi delle decine di ristoranti che si trovano lì attorno senza metterci a scarpinare come matti su e giù per la città. Anche questa volta ci siamo trovati bene: un primo con acqua/vino e ce la siamo cavata come sempre con 10/massimo 15€ a testa. Il ristorante si chiama Krugh e, al di là del nome un po’ anacronistico, abbiamo mangiato tipicamente romano.
Sulla stessa strada si trova anche un altro Mc Donald’s: la città ne è infatti piena. Ne abbiamo approfittato per prenderci un caffè così da poterne usare il fasciatoio. Ebbene sì: finché non avrete viaggiato con un “neonato” non potrete immaginare quanto comodo faccia trovare posti attrezzati. Non sono affatto molti e pensare che basterebbe davvero poco …

A questo punto avremmo avuto un intero pomeriggio a disposizione per fare una qualsiasi di tutte le cose che vi avevo elencato all’inizio (visitare i Musei Vaticani, Castel Sant’Angelo o salire al Gianicolo) ma abbiamo preferito prendere questo viaggio molto tranquillamente e goderci la città nella sua bellezza più semplice. D’altra parte eravamo già riusciti a fare e vedere molto più di quanto ci saremmo aspettati. Abbiamo approfittato del pisolino della nostra bimba per passeggiare attorno a Castel Sant’Angelo e nel parco sottostante e poi pian piano ci siamo riportati verso “il centro”. Ci siamo spinti nuovamente verso Piazza di Spagna e questa volta mi sono concessa un piccolo giro sfizioso lungo via dei Condotti, la famosa strada dello shopping di lusso che esce proprio diretta sotto Trinità dei Monti. In pieno agosto i “vips” sono quasi tutti in Sardegna, altrimenti questo sarebbe il posto perfetto per fare qualche piacevole incontro, come ci è già capitato negli anni.

Chiudo questa giornata con una piccola curiosità: molte persone si recano sul Colle Gianicolo poco prima di mezzogiorno perché, alle dodici precise, il cannone che si trova qui spara un colpo a salve che risuona chiaramente in tutto il circondario. Questa traduzione nasce nel 1847 per volere di Papà Pio IX, che voleva un segnale unico dell’ora ufficiale ben più preciso delle campane delle varie chiese.

12/08 Ebbene si: siamo riusciti a trascorrere 3 giorni a Roma senza mai passare davanti al Colosseo!! Sicuramente è una tentazione difficile a cui resistere la prima volta in città … Ad ogni modo, è giunto anche per noi il momento di dedicarci a quest’altro itinerario obbligatorio: Colosseo e Foro Romano. Al quale poi vi dirò cosa si può andare ad aggiungere.
Dal momento che l’ultima volta a Roma (un breve weekend quattro anni prima), queste due tappe erano state le uniche che avevamo avuto modo di visitare approfonditamente, dato anche l’attuale obbligo di prenotazione della visita e il caldo importante di ferragosto da cui (per esperienza so) è difficile ripararsi durante l’esplorazione del Foro Romano, questa volta abbiamo deciso di limitarci restando all’esterno. Altrimenti penso che questi, assieme alla Basilica di San Pietro, siano gli unici ingressi imprescindibili da un viaggio nella capitale, seppur di breve durata. 

Ma andiamo per ordine! Abbiamo deciso di portarci verso la nostra destinazione principale seguendo un percorso un po’ più tortuoso del semplice imboccare Via del Corso. Come sempre abbiamo attraversato Piazza del Pantheon e Piazza Navona ma questa volta siamo scesi ulteriormente fino a Campo dei Fiori. Questa è l’unica piazza della città senza una chiesa. È un luogo caro ai romani per le sue storiche botteghe alimentari e per il suo mercato quotidiano, mentre i giovani e i turisti ne apprezzano soprattutto gli innumerevoli locali e pub che lo animano di notte. Purtroppo, un po’ la situazione Covid e un po’ le classiche ferie di agosto che spopolano le città, non ci hanno permesso di apprezzarne l’atmosfera che rende questo luogo tanto famoso. Il mercato era notevolmente ridotto sia in termini di banchi che di visitatori; così come abbiamo trovato molte botteghe e locali ancora chiusi in seguito al lockdown. Per chi come noi alloggiasse in appartamento e volesse fare una spesa di qualità, questo è sicuramente il posto giusto. Il mercato viene allestito dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 14.00.

Trastevere

Da qui siamo “scesi” ulteriormente per perderci tra gli scorci suggestivi di Trastevere. Questo bellissimo quartiere è noto soprattutto per le sue caratteristiche trattorie, le birrerie artigianali, i negozi di artigianato e i suoi B&B. Per noi era ancora troppo presto per pranzare ma, col senno di poi, non sarebbe male studiare questa tappa in concomitanza dei pasti, così da assaporarne a 360 gradi la sua atmosfera. Ci siamo spinti fino a Porta Portese e da qui abbiamo riattraversato il Tevere riportandoci verso il nostro obiettivo principale. Questa zona un po’ più periferica, e pertanto meno battuta dai classici giri turistici, è in realtà ricchissima di luoghi di grande interesse. Molti di questi li avevamo potuti esplorare proprio nel corso del nostro viaggio precedente, gli altri abbiamo provveduto in questa occasione. 

Una volta attraversato il Tevere all’altezza di Porta Portase, proseguendo verso sud-est, si incontra la Piramide di Caio Cestio, costruita a Roma in stile egizio tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Gaio Cestio Epulone, ed infatti inglobata nel perimetro del cimitero acattolico.
Da qui, risalendo in direzione Colosseo, si raggiunge il 
Circo Massimo, l’antico circo romano dedicato alle corse dei cavalli. Lungo 620 mt e largo 140 mt, è ancor oggi la struttura per spettacoli più grande esistente.
Proseguendo ancora leggermente verso est, l’ultima deviazione pre-Colosseo che avevamo fatto quattro anni prima, era stata per passeggiare nella suggestiva atmosfera di parco 
Villa Celimontana. Il parco è pubblico, ad accesso libero, e al suo interno si trovano molti scorci suggestivi e reperti di varie epoche, tra cui l’obelisco egizio di Ramsete II. Questo è solo uno dei moltissimi parchi della città che meriterebbero una passeggiata. Poco più avanti si trova anche Parco del Celio, scesi dal quale vi troverete finalmente di fronte al monumento per eccellenza: sua maestà il Colosseo.

Prima però facciamo un altro piccolo passo indietro. Nel corso di questo viaggio abbiamo scelto di integrare l’esplorazione di questa ampia area a sud del Colosseo, con due nuove tappe.
Una volta attraversato il Tevere all’altezza di Porta Portese, invece che spingerci verso est in direzione della Piramide, abbiamo proseguito la passeggiata lungo il fiume risalendo verso nord fino ad arrivare alla 
Basilica di Santa Maria in Cosmedin. Probabilmente questo nome non vi dirà nulla ma incorporata nella parete del pronao della basilica, si trova la leggendaria BOCCA DELLA VERITA’.
Dopo otto visite a Roma, sono finalmente riuscita a spuntare anche questo dalla lista dei luoghi iconici da vedere assolutamente nella capitale.
Per accedere al cortile interno della Basilica, e di conseguenza poterci avvicinare alla tanto temuta Bocca della Verità, abbiamo dovuto fare un po’ di coda. Il tempo necessario affinché tutti riescano a scattare qualche foto ricordo!
Una volta messa alla prova la propria sincerità, si può entrare in Basilica con la coscienza pulita. Devo dire che non me l’aspettavo così: pensavo che il famoso mascherone si trovasse lungo la parete esterna di qualche palazzo, visibile a chiunque e in qualsiasi momento.
Ad ogni modo, il successivo ingresso forzato in Basilica vale davvero la pena. Altrimenti, con tutte le cose che si possono fare e vedere a Roma, non sarebbero in molti a fermarsi ad ammirare anche questo splendido mix di storia ed arte.
La chiesa ha la dignità di basilica minore e una storia molto antica. La sua costruzione risale al 782 d.C, anche se continuò a subire modifiche e restauri fino al 1123. Non sono molti gli esempi di architettura sacra di questo periodo, per cui merita una visita quanto meno per la sua unicità di stile.

Completata anche questa tappa, ci siamo rimessi sui nostri passi in direzione del Colosseo. Proprio per il solito discorso che Roma è davvero un museo a cielo aperto e che, se si ha a disposizione poco tempo in città, non è affatto necessario prenotare visite interne perché da stupirsi ce n’è finché si vuole anche solo all’aperto, a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria in Cosmedin si trova un altro spettacolare esempio di architettura romana antica: il Teatro di Marcello. La sobrietà della sua facciata ne fece un modello di riferimento per tutti i teatri e anfiteatri romani futuri. Sono infatti evidenti le somiglianze con Colosseo e Arena di Verona.

Bocca della Verità

A questo punto si è fatta ora di pranzo. Dal momento che in zona non avevamo notato molti locali, per la prima volta abbiamo deciso di giocare d’anticipo. Sapendo già che la nostra prossima tappa sarebbe stato il Colosseo, abbiamo guardato su TheFork se ci fosse qualche proposta interessante nei dintorni. Abbiamo così scovato “Delizie e Sapori”, un ristorante in una strada a pochi passi dal Colosseo. Abbiamo mangiato davvero molto bene ma, se non fosse stato per il 30% di sconto ottenuto prenotando con TheFork, bisogna ammettere che sia piuttosto caro! D’altra parte, quella in prossimità del Colosseo, è sicuramente la zona più turistica di tutta la città.
I visitatori in quei giorni erano talmente pochi, il ristorante un po’ nascosto, che siamo stati quasi gli unici clienti in tutta l’ora di pranzo. Ammetto che, saper di aver contribuito con il nostro pranzo a dar senso ad un intero turno di lavoro, ha attutito un po’ la tristezza della situazione.

Considerando il pisolino della nostra bimba e il fatto che quelle fossero le ore più calde della giornata, una volta terminato il pranzo abbiamo resistito ancora un po’ all’impulso di perderci nell’ammirazione del magnifico Colosseo e siamo saliti sul vicino Colle Oppio per ripararci un po’ dalla calura. TIPS: Lungo la salita all’Oppio si può apprezzare una delle prospettive più belle e fotografate del Colosseo in quanto, dall’alto, risulta libera dalla folla di turisti sullo sfondo.
Invece che avventurarci all’intero del parco del colle, ne abbiamo costeggiato tutto il versante ovest e siamo saliti fino alla vicina
Basilica di San Pietro in Vincoli, altro luogo da inserire sicuramente in itinerario qualora si abbia qualche giorno a disposizione.
Dall’esterno non ha la parvenza di una Basilica: la facciata è chiusa da un porticato a sei colonne e cinque archi che venne costruito in seguito.
L’interno invece è un tripudio di bianco e oro. La navata centrale è divisa dalle laterali da 20 colonne in marmo bianco. Il soffitto a botte ribassata è arricchito da un enorme affresco di Giovanni Battista Parodi. Al termine della navata è impossibile non restare affascinati dal presbiterio: l’altare è sovrastato da un magnifico ciborio in stile neoclassico e l’abside è interamente affrescato. Ma la vera perla di questa basilica è sicuramente la Tomba di Giulio II che venne commissionato, nientemeno che a Michelangelo Buonarroti. L’opera venne completata solo trentadue anni dopo la scomparsa di Giulio II e in una versione ridotta rispetto al progetto originale. Delle oltre 40 statue che dovevano ornare il monumento funebre, ve ne sono solo sette. La più celebre delle sette è sicuramente il Mosè, situata proprio al centro del livello inferiore del monumento.

Una volta terminata la visita della Basilica siamo scesi nuovamente verso il COLOSSEO per godercelo in tutta la sua magnificenza! Non importa quante volte vi recherete qui, di fronte alla storia, alla grandezza e allo splendore del Colosseo non potrete che restare senza fiato!

Come avevo già accennato, Colosseo e Fori Romani erano state le uniche due tappe visitate in maniera approfondita nel corso del nostro viaggio precedente. Visto il caldo importante di quei giorni, in aggiunta all’obbligo di prenotazione della visita, questa volta ci siamo accontentati di ammirare il tutto dall’esterno. Posso garantirvi che ce n’è eccome da ammirare, anche da fuori!!

Ad oggi, il biglietto per l’accesso a Colosseo-Foro Romano-Palatino è di 16€. L’accesso al Colosseo è vincolato ad un orario preciso ma la durata complessiva del biglietto è di 24h, per cui si potrebbe visitare un giorno il Colosseo e quello seguente il Foro Romano (e naturalmente viceversa).
La “fregatura” è che, nonostante la prevendita sia obbligatoria, ha comunque un costo aggiuntivo di 2€. Vi consiglio comunque di verificare ciò che ho detto quando sarà il momento: visto il periodo eccezionale, penso proprio che le cose potrebbero cambiare ulteriormente. Assicuratevi solo di una cosa: i nostri compagni di viaggio, non essendo a conoscenza del discorso prevendita, si sono comunque trovati imbottigliati in una coda di 1h alla biglietteria del Colosseo, che resta aperta solo per l’acquisto delle prevendite ed eventualmente dei posti rimasti invenduti per la giornata stessa (ma è raro). Dal momento che comunque la prevendita, anche alla biglietteria, ha il costo di 2€ e che al Colosseo si può salire solo all’orario stabilito (non una volta terminata l’attesa alla biglietteria come tempo fa), se avete modo, invece che perdere 1h in coda, acquistate tutto online. Vi lascio qui il link.
Ammetto che se ci fosse stato un biglietto per il solo Colosseo, probabilmente un’ulteriore visita l’avremmo fatta, ma pagare comunque 18€ e poi non visitare il Foro Romano non ci è sembrato il caso.

Accanto al Colosseo, degno di nota e di ammirazione è sicuramente il maestoso Arco di Costantino. Come vi ho già ripetuto infinte volte, non serve disperarsi o limitarsi se il tempo a disposizione per visitare la città è poco! Lungi da me non raccomandare una visita del Foro Romano ma, il bello della nostra capitale è proprio che, ogni due passi ci si trova di fronte ad una meraviglia eterna.

Colosseo

Senza bisogno di fare coda o di pagare il biglietto, la stessa VIA dei FORI IMPERIALI concede di ammirare, seppur più da lontano e senza audioguida, quasi tutte le perle che trovereste passeggiando all’interno del Foro. Per crederci vi basterà guardare le foto che, come sempre, vi lascio qui sotto, tutte scattate quest’anno dalla strada.
Il bello di Roma è proprio questo: è un regalo per chiunque ami l’arte, la storia, la cultura …

La passeggiata lungo i fori è, a mio avviso, una delle più suggestive e romantiche della città. Senza dubbio ancora più spettacolare all’alba o al tramonto. Quest’anno non abbiamo certo avuto problemi di affollamento tuttavia voglio consigliarvi una piccola deviazione per godervi qualche scorcio spettacolare sull’antichità in maggior tranquillità. Con il Colosseo alle vostre spalle, tenetevi sul lato sinistro di via dei Fori Imperiali: immediatamente prima dell’inizio del Vittoriano, imboccate la stradina in leggera salita che troverete a sinistra (via di S. Pietro in Carcere). Arriverete così ai piedi del Campidoglio, dove parte una delle due scale di accesso al colle romano. Sia dallo spiazzo che troverete qui che, successivamente, da tutta la scalinata, potrete apprezzare un panorama spettacolare che niente ha da invidiare a quelli che potreste ammirare dall’interno.

Via dei Fori Imperiali

Dopo esserci goduti questa veduta strepitosa sul Foro Romano, abbiamo percorso la scalinata che sale al CAMPIDOGLIO, uno dei celebri sette colli su cui venne fondata la città ed oggi sede di rappresentanza del Comune di Roma. La piazza che si trova in cima al Colle, oltre che offrire inevitabili scorci mozzafiato sulla città, è essa stessa l’ennesima bellezza della nostra capitale. Rappresenta una delle prime piazza della Roma moderna e alla sua progettazione e realizzazione partecipò in gran misura il genio di Michelangelo. A lui si deve l’imponente scalinata principale che, a larghi gradoni, consente un facile accesso alla piazza. Il Buonarroti realizzò anche il podio in centro alla piazza, sulla cui sommità si trova la Statua Equestre di Marco Aurelio. Nonché realizzo la facciata del Palazzo Senatorio, che ospita il Consiglio Comunale, ristrutturò il Palazzo dei Conservatori e ne creò uno speculare, dove oggi hanno sede i Musei Capitolini. In tempi normali, la prima domenica del mese è possibile prenotare la visita guidata gratuita al Palazzo Senatorio del Capidoglio.

Piazza del Campidoglio

Una volta percorsa in discesa la Cordonata, abbiamo imboccato Via del Corso e concluso così la nostra quarta giornata in città.

13/08 Dal momento che nei giorni precedenti eravamo già riusciti a vedere tutto ciò che ci eravamo prefissati, che fosse esente da prenotazioni per le quali ormai eravamo in ritardo o di lunghe deviazioni che potessero richiedere l’utilizzo di mezzi pubblici, abbiamo deciso di concederci questo nostro quasi-ultimo giorno per goderci la città in totale libertà.

Abbiamo attraversato Piazza Montecitorio, ci siamo affacciati in via del Corso e attraverso la Galleria Alberto Sordi, situata sull’altro lato della strada, in un attimo siamo arrivati ai piedi della splendida Fontana di Trevi. Inevitabilmente ci siamo concessi una mezzoretta di ammirazione e scatti fotografici per poi spostarci verso il vicino QUIRINALE. Il Quirinale è un altro dei sette colli di Roma e, analogamente per il Campidoglio, qui si trovano l’omonima Piazza del Quirinale e il Palazzo del Quirinale.
Il palazzo è da sempre uno dei simboli dello Stato Italiano: dal 1870 fu residenza ufficiale del re di Italia e dal 1946 del Presidente della Repubblica.

Quirinale

Dopo questa breve deviazione, durante la quale ci siamo limitati ad ammirare il tutto dall’esterno, siamo scesi nuovamente verso Trevi.

Non so se capiti anche a voi ma noi, quando siamo in viaggio, ogni mattina ci ritroviamo ad uscire sempre più tardi. Infatti in questo caso, pur essendo rimasti sempre nei dintorni, era già arrivata un’ora plausibile per il pranzo. Ci siamo lasciati ispirare dai numerosi ristorantini che si trovano lungo via in Arcione, a pochi passi dalla Fontana di Trevi, e tra questi abbiamo scelto Il Nuovo Faro. Il fatto che siano tutte zone estremamente turistiche può scoraggiare ma scegliendo il menù fisso (che troverete quasi sempre) potete stare tranquilli di non incappare nella classica trappola per turisti! Inoltre penso che mangiare male a Roma sia davvero impossibile! 

Terminato il pranzo, sempre con la calma di chi ha già fatto tutto ciò che si era prefissato e vuole solo godersi le ultime ore in città, abbiamo nuovamente passeggiato verso Piazza di Spagna e mi sono tolta lo sfizio di comprare qualcosa lungo via dei Condotti, penso nel negozio più economico della strada ma era più che altro un discorso simbolico, come entrare da Tiffany sulla 5^strada a NYC. Dopodiché ci siamo immessi lungo via del Corso per andare a godere anche oggi dello splendore del Foro Romano, che tanto era piaciuto alla nostra bimba per la colonia felina che lo abita.

Non ci sarebbe affatto dispiaciuto goderci la città illuminata almeno l’ultima sera ma quando si viaggia con i bimbi bisogna fare qualche compromesso e così, un po’ a malincuore, siamo rientrati per cena anche questa volta. Oltretutto si è già fatta ora di svuotare il frigo e di rifare le valige.

14/08 Il treno per il rientro era previsto per le 14.00 per cui la mattina ci siamo concessi un ultimo giro nei dintorni del nostro appartamento. Come sempre siamo scesi verso Piazza del Pantheon, penso il luogo più rappresentativo di questo nostro viaggio. Da lì siamo passati a salutare anche la splendida Piazza Navona, infine siamo scesi verso il Tevere fino a raggiungere Castel Sant’Angelo

Una volta tornati indietro, abbiamo deciso di concederci il nostro ultimo pranzo romano attorno a casa e devo dire che, quest’ultimo ristorante proprio sotto casa, si accaparrato il premio di migliore del viaggio! Se vi capitasse, si trova proprio tra il Pantheon e Montecitorio e si chiama Achille al Pantheon.

Ed eccoci così giunti al termine di questa bellissima vacanza romana. Come all’andata, abbiamo usufruito del servizio navetta offerto dal nostro appartamento e ci siamo goduti un viaggio di ritorno su Italo con un’intera carrozza tutta per noi.

THE END

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